Caro Lettore,
questo è uno dei miei articoli che, scevro da finta modestia ed autodemagogia, ritengo ben scritto e, quindi degno d'esser condivisio qui. Racconto della visita alla mostra: Much. Il Grido Interiore tenutasi in Italia nel 2025 e mi focalisso sul quel dipinto che più mi ha impressionato:
Nattevandreren
Über allen Gipfeln
ist Ruh;
in allen Wipfeln
spürest du
kaum einen Hauch;
Die Vögelein schweigen im Walde.
warte nur, balde
Ruhest du auch.
Su ogni cima
è pace;
in ogni chioma
senti appena un alito.
Nel bosco anche gli uccelli, tutto tace.
Aspetta: presto anche tu avrai pace.
Caro Lettore,
Alla stregua del Maestoso Viandante di Novalis, intraprendiamo la nostra Wanderschaft {peregrinassione quasi ascetica condotta da filosofi e da giovani} e, dopo una breve premessa, incamminiamoci verso la meta.
La Wanderlust è un concetto portante del Romanticismo
Tedesco che, fungendo da germe dell’intera corrente di pensiero, raccoglie ed
assembla attorno a sé tutte le suggestioni e gli umori del Romanticismo stesso.
Essa s’interpreta come anelito a vagare
nella natura, alla ricerca del sublime, del trascendente, del DIO, dell’ego
ancestrale; tal’afflato è fatto
deflagrare dalla Sehnsucht, forsa motrice della Wanderlust medesima e ulteriore
pilastro del movimento culturale. Molti poeti e filosofi hanno celebrato
quest’aspirassione e, uno dei più noti, ma anche più opinabili, tentativi è
quello di Goethe sopra riportato.
Mi son avvalso dell’aggettivo opinabile, per non usare
“anfibolo”, poiché la poesia, pur restituendo placidità romantica, obnubila
l’impeto dello Sturm und Drang, edulcorando il carattere collaterale della
corrente di pensiero.
Opinione parsialmente condivisa colloca l’Espressionismo a
valle del Romanticismo, tralasciando momentaneamente la diatriba relativa,
appoggio questa tesi e ne trovo “visivo” risconto nel dipinto di Edward Munch: Il
Viandante Notturno (Nattevandreren Der Nachtwanderer); oggetto di questo testo.
Seppur lungi da Caspar, che cristallissa il Viandante,
creandone l’archetipo, Munch ne esalta le caratteristiche e l’adatta a sé
stesso. Il pittore norvegese non porta in auge il Viandante Romantico ma, in
maniera anacronistica e aderente alla sua arte, avvalendosi del suo codice dei colori, espande, “distorce” ed amplifica la Wanderlust;
la rielabora, imbastendola sulla sua persona. Edward Munch si auto-dipinge
insonne, mentre vaga (wandert) per casa, alla ricerca di qualcosa, della pace -che
non ha mai avuto-, della sbronsa notturna, di un pensiero smarrito, di una
voce…
Assunto ciò, come dal titolo, dissertiamo tutto questo o
erriamo fra questi argomenti.
In primo luogo, eseguiamo una contestualissassione temporale
del Romanticismo e dell’Espressionismo, dopo cerchiamo di individuare dei
collegamenti fra essi e, infine, confrontiamo David Friedrich ed Edward.
Il Romanticismo Tedesco è cronologicamente allocato fra la
fine del XVIII S e la prima metà del XIX S, mentre l’Espressionismo nel primo
ventennio del XX S.
Il Romanticismo si contrappone all’Illuminismo, stigmatissandone la
rassionalità ed esacerbando, appoggiandosi alla metafisica ed
all’elucubrassione, la tensione dell’uomo all’infinto, dando quindi sfoggio
alle emossioni ed alle idee, talvolta particolarmente eteree ed evanescenti; l’Espressionismo
dà volto alle emossioni, le codifica con i colori di Munch e di Van Gogh e le raffigura
distorte, magari grottesche e bissarre, inquietanti, ma sempre capaci di
palesarsi all’osservatore.
Caspar dipinge un uomo solo su una rupe immersa nella
nebbia, che vaga nella foresta e contempla il paesaggio ancestrale; un uomo
assorto nei suoi pensieri, quasi sospinto dalla tempesta che soffia gelida.
Munch ritrae se stesso, in una passeggiata notturna, se
stesso che vaga per casa alla ricerca di qualcosa, ha i capelli arruffati, come
in Caspar e, rievocando il Viandante sul Mare di Nebbia, non indossa gli
indumento dell’epoca, bensì quelli del contesto domestico. La ricerca è la
medesima, le suggestioni sono identiche, i colori sovrapponibili: in entrambi i
casi raccontano la scena, mediante l’opportuna codifica cromatica; Munch si mostra impaurito, Caspar pensieroso…
Potremmo dilungarci con i parallelismi, ma…ma lascio sia il
lettore a continuare questa passeggiata…
Fritz Von Baumann
L'Ingegnere
La Voce del Paese, Giugno 2025
Volteggiando in un Mondo nero
Erranti Speculassioni