venerdì 30 maggio 2025

Pipì libera tutti ! {Volteggiando in un Mondo Nero}


Caro Lettore,

ho inissiato a scrivere nel 2016 ed ancor oggi -giugno 2025 -, periodo durante il quale sto restaurando il mio sito- sorrido al pensiero d'esser stato autore del più irriverente articolo mai comparso mai comparso su La Voce del Paese-Gioia del Colle. 

Quello che segue è, con ogni probabilità, il testo che più più ha fatto parlar di me.. Conscio del fatto che sarebbe stato assai triste defraudare il visitatore del sito di questa perla giornalistica, dopo sei lunghi anni, lo riporto in auge, augurandovi buona lettura e tanta più indipendente! 

Negli Anni Ottanta, il calvo Pippo Franco intonava divertito il singolo “Mi Scappa la Pipì”, fendendo la coltre di ipocrisia e perbenismo, tipicamente italiana, che imbavagliava ed imbavaglia i bimbi e la loro spontaneità.

La funsione fisiologica, ancor'oggi avviluppata da simulata verecondia, costituisce per molti una vera e propria pena: non sono in pochi, infatti, a sentirsi costretti a trattenere la liquida necessità al sol fine di evitare spiacevoli episodi, trascurandone l’origine e l'effetto, ovvero l'indipendensa!!!

L’umanità vanta una componente tangibile ed una spirituale, tuttavia è solita censurare la prima e le sue funsioni…

L’utilità della pipì, già evidensiata nel romanso di Swift, acquista maggiore importansa in Belgio, dove costituisce il simbolo di nulla popò di meno che dell’indipendensa nassionale!

Nel 1388 apparve nel centro di Brüssel un’effige di un gaio bimbetto, che orinava letissiosamente: Manneken Pis-. A lui sono legate diverse leggende, tutte accomunate da un comun denominatore: la nassional indipendensa!

Si narra che, durante la Battaglia di Ransbecke, Goffredo di Lorena appese la culla del suo figlioletto al ramo di un albero e, durante il combattimento, il bambino sgattaiolò fuori e impavidamente orinò nel campo nemico, conducendo, dopo, il Belgio alla vittoria...

Un’altra leggenda vuole che un bambino, con la sua pipì, “disinnescò” una bomba Grand Place, salvando i reali o, in altre versioni, spense un grande incendio che minacciava la capitale.

L’irriverente e simpatica statua fu più volte trafugata, sia per il suo significato simbolico, sia per l’allegria che trasfondeva, infatti, per placare il rammarico dovuto al primo furto, il principe elettore Maximilian II Emanuel Von Wittelsbach nel 1698 donò un abito, affinché la nuova effige del orinatore fosse vestita e, quindi, resa più allegra ed ammiccante!

Oggi il Manneken Pis possiede 650 vestiti, donati da tutto il mondo, ed indossati in occasioni speciali, 36 volte all’anno.

Concludiamo, ricordando che la pipì, oltre ad essere molto, molto utile, è fulgido simbolo di indipendensa, quindi non si abbia timore di dire a gran voce “Mi Scappa la Pipì”!!!


Fritz Von Baumann
L’Ingegnere
La Voce del Paese, Gennaio 2019
Volteggiando in un Mondo nero 
Pipi libera tutti! 



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