Oggi
ricorre una delle notti più magiche dell’anno: la Notte Prima degli Esami.
Animato da goliardia e, se mi è permesso, vaga nostalgia, ho guardato il film “Notte
Prima degli Esami” e non ho resistito al desiderio di condividere alcune
considerassioni…
Da
sempre, la Notte Prima degli Esami è una notte permeata di qualcosa che la differensia
dalle altre, una notte che ispira poesie, letteratura, film... una notte che va
vissuta, poiché “Ancora Nostra”. Nel film si diceva, infatti, che il quinto anno è la linea di demarcassione
fra adolescensa ed età adulta e, dopo la maturità si è uomini, ma… ma…. davvero
ma…. Cagion per cui, siam chiamati a godere delle ultime ore da adolescenti, a
fare tutto quello che non siam riusciti a far nei cinque anni di scuola
superiore… Personalmente non credo sia così, in forsa della libertà dell’uomo e
del fatto che ognuno può far quello che vuole quando vuole: da liceale, da lavoratore,
da universitario, da marito, nessuno vieta di fare i liceali all’univerità o al
lavoro, dopotutto siamo liberi…
Non
smentisco, tuttavia, questa credensa, bensì la convalido, al fine di preservare
la magia caratterissante la fatidica notte che precede il tema di Lettere.
La
Notte Prima degli Esami è quell’insime di ore in cui avvengono tante cose,
quelle ore in cui si rischia un’collasso -o precedono l’infarto-, quelle ore in
cui il nostro cervello gira come non mai, e nel suo convulso e composto moto,
elabora tante, tante idee, tutte riguardanti l’esame ed i suoi dintorni, anche
se, dopo gli esami, cambierà ben poco.
La
Notte Prima degli Esami è una notte che va vissuta, seppur infernale e in
auspicabile, va vissuta al fine di poterla raccontare, al fine di poter
trionfare sulla stessa e su quanto preceda. Non è un cento, tantomeno un
sessanta che determinerà il nostro futuro, ma il ricordo di una notte magica si!
Il ricordo di una notte vissuta in qualsiasi modo si voglia, sicuramente
costituirà le fondamenta di una nuova era, quella fuori dalla scuola…
Non
è mio costume incitare allo struggimento, bensì il mio invito, a godere
pienamente di questa notte, sussiste fermamente e non certo per preparare i
diplomandi alle cattive soprese che la vita riserva, ma per vincere l’angoscia
peculiare della Notte Prima degli Esami… Ricordiamo sempre che nessun esame,
nessun voto, nessun uomo ha potere su di
noi e, se la maturità va male, la si rifà, dopotutto è solo un gioco, un
gioco macabro, ma pur sempre un gioco!
Un
anno scellerato, carico di assense ed insufficiense non può essere condonato
agli Esami di Stato, tantomeno una carriera scolastica dignitosa non può esser
compromessa da un esame; comunque vada l’esame di maturità sarà un successo!
Sarà un successo la promossione, il sessanta politico, la bocciatura… Sarà un
successo, l’esame di stato, in virtù della nostra partecipassione: noi c’eravamo
e nessuno può negarlo. Noi ci siam diplomati o ci diplomeremo il prossimo anno,
ma c’eravamo e questo da ragion d’esistere all’esame di maturità e getta le
fondamenta di quel che sarà!
Concludo,
invitando gli esaminandi a beneficiare di questi giorni che, seppur dolorosi,
son solo un gioco, che non potrà mai scalfire nessuno, ne con la bocciatura, ne
con la promossione…
Nessun voto potrà privare l’uomo
della sua grandessa!
In
Bocca al Lupo!!!
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