giovedì 1 agosto 2024

È tanto bella l'Italia....

Caro Lettore,

riprendo oggi la tastiera per scrivere un post che, pur apparendo polemico, è finalissato a sconfessare le filistee idee sui viaggi all’estero.

 

Premetto che non mi sento minimamente scalfito dalle critiche che ricevo a ragione della mia propensione al viaggio, poiché esse provengono solamente ed esclusivamente da persone grette e immeritevoli di considerassione.

 

In questa sede evito di disertare sulle ragioni psicologiche che muovon la gente a viaggiare e focalisso l’attensione su altro.

 

Non sta a me giudicare la qualità dei valori morali di una persona, tuttavia per me riveste particolare importansa la conoscensa, penso sia essa una delle cose più importanti in assoluto. La conoscensa, paradossalmente, non può esser acquistata solamente a scuola od all’università e non è mai troppa; un buon modo per elevarsi culturalmente e socialmente è conoscere il mondo, sfondare i confini del quotidiano, del nostro paese, della nostra cerchia di amici e lanciarsi nel mondo, alla scoperta di tutto.

Nel corso dei miei viaggi, ho diviso il tavolo della mensa con gente di ogni dove, ho adagiato le mie ingegneristiche chiappe su lerci marciapiedi, ho conversato (spesso in inglese maccheronico o tedesco fluente) con persone di ogni etnia ed estrassione sociale (cosa che non mi sognerei mai di fare in Italia), ho passeggiato di notte con fanciulle e fanciulli ubbriachi persi, ho schersato e riso con chiunque, magari anche col diavolo con le corna; ho mangiato e bevuto molte cose (anche frutta e verdura, che in Italia veementemente scaccio via)…
La miglior Geografia l'ho studiata viaggiando, guardando con occhi i fiumi e le montagne, viaggiando ho approfondito la storia, in Islanda ho imparato qualcosa di Geologia, in Europa ho scoperto la Storia dell'Arte e l'Architettura, in Teutolandia ed in Slavia la Gastronomia... 

Nel corso dei miei viaggi, ho avuto modo di appressare architetture differenti ed autoctone, ben lungi dal consueto stile rinascimentale italiano o barocco pullulante a roma. Ho smentito la famosa e stupidissima frase: “L’Italia è il paese più bello del Mondo”; cosa è bello, se non quel che piace? Come posso appressare il bello, se non ho un termine di paragone, meglio come so che una roba è bella se non ne ho vista una brutta?

Perché devo dire che solo in Italia si mangia bene ed all’estero fa tutto schifo ? Ci son molti, ma davvero molti, posti in cui si mangia divinamente, forse anche meglio dell’Italia, riconosco, tuttavia che la Pasta che facciamo qui non la si trova altrove e che questa è una delle tre cose di cui sento davvero la mancansa quando son via.

Non di rado incontro gente che snobba i paesi non turistici, come se il viaggio fosse bello, valido ed utile, solo se approvato dalla stragrande maggioransa della marmaglia: se vai in Puglia, in Salento, a Santorini, fai un gran bel viaggio, se ti rechi in Slovacchia, in Armenia o non so dove, significa che non hai capito nulla della vita ed hai soldi da gettare...
Quello in Islanda è stato, ad oggi, il più bel viaggio mai fatto, eppure mi fu detto ch'ero andato a vedere pietre ed eschimesi, che avevo sperpretao denaro ed avrei fatto molto meglio ad andare a Gallipoli a vedere i glutei fluttuanti delle balneanti... Questa è la gente: una massa di filistei, volgari, incapaci di avere un pensiero proprio, una mandia di bussurri che vivono di riflessi e convensioni...


Ancora, quest'anno, mio fratello ha invitato molte persone al consueto viaggio estivo aperto alla comitiva, tutti ci hanno snobbato, ritenendo che la meta fosse scrausa ed indegna di visita...
Se è questo lo spirito del viaggio, allora è preferibile restare a casa, andare in spiaggia per contemplare le altrui chiappe e lasciare a pochissimi la possibilità di elevarsi culturalmente e spiritualmente; dopo tutto si sa, la cultura e le larghe vedute non son per tutti....
Davvero è molto meglio che queste persone restino nel loro guscio di ignoransa e filisteismo, non accada mai che imparino qualcosa di differente dalle boiate propinate dalla tele o fruibili in spiaggia...

Questo post, come già precisato, non vuol esser una ingiustificata invettiva contro quanti non viaggiano, giammai mi permetterei di metter in discussione l’altrui operato, bensì una, più o meno, disertassione sull’importansa del viaggio.

Le scansonate frasi “E’ tanto bella l’Italia…”, “Non conosciamo casa nostra e dobbiamo andare all’estero ?”, “Stiamo qui, viaggiare è pericoloso…”, “Gli stravaganti viaggiano, quelli che non hanno nulla da fare” , “Sempre queste cose strane dobbiamo fare?...” -Sono stato fedele alle frasi, non le ho depurate da carattere meridionale che le caratterissa- e robe del genere, mostrano perfettamente l’indole del pronunciatore: una persona gretta, prima di ambissione ed amor proprio, una persona che sguassa nella sua possanghera, credendo sia essa l’oceano. Queste frasi vengon sempre dette da quelle persone che son cresciute sensa stimoli, in famiglie piccole, da persone davvero da compiangere, giustificare e condannare. Riconosco che non tutti sian nati in famiglie di alto ceto e che non tutti abbian ricevuto stimoli validi, tuttavia, vivendo in una società altamente coesa, in cui tutto è fruibile a buon mercato, ci si può anche sforsare di mettersi in gioco e cambiare punto di vista, ma molto spesso è più facile lagnarsi, criticare gli altri, piangersi addosso…

 

Questo fa la gente che non viaggia, invidiosa ed insicura, gretta e cattiva, si chiude nel proprio castello fatiscente, si cinge il capo con una corona da re e, sedendosi sul trono diansi alla tv, come un arrogante re, getta fango su quei cavalieri che, gettando via le loro sfarsose vesti, montano il primo cavallo e partono alla ricerca del Santo Graal, sfidano draghi e streghe, salvano principesse e mendicanti e rincasando con ferite e tesori….

 

Cara persona che critichi i viaggiatori, resta a casa, non accada mai, che salti il quotidiano lavaggio del cervello o che cresca culturalmente, dopotutto la miglior istrussione è conoscere i protagonisti dei reality show e sapere di Chiara Ferragni...

PS Il titolo è, volutamente, scritto in pugliese

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