giovedì 3 ottobre 2024

Facciamo la Rivolussione!

 


Caro Lettore,

riprendo quella maledettissima tastiera, per condividere con te un mio pensiero, questa volta, frutto di quegli errori commessi, ai quali si dà il nome di esperiensa…

Il buon Oscar, sosteneva che l’esperiensa fosse solo il nome dato agli errori, se così è, allora funsiona l’inverso; tralasciamo, tuttavia la filosofia e giungiamo al dunque.


Questa mattina mi son destato di buon ora, esasperato dalla permanensa su quella diabolica lastra chiamata letto e son uscito a far due passi…

Durante il mio errare, mi son imbattuto in ragassetti sciocchini, che si atteggiavan ad ometti navigati, loro che crollerebbero davanti ad una ventenne, ad ogni modo, discorrevan di qualcosa, evidentemente dei tempi attuali ed ho colto una frase ammiccante, dal loro parlare, ossia:

 

…Dobbiamo fare la rivolussione…

 

Non so se alludessero alla necessità di riassettare il mondo o di rivolussionare la mensola delle macchinine, ad ogni modo, qualora stesser parlando della necessità di cambiar marcia e migliorare questa società, ormai abissata, avrebbero avuto la mia simpatia; ripeto, ero di passaggio, non ho seguito il discorso, se non quella breve frase.

Paradossalmente, quei bimbi sciocchini son davvero nella posissione di far la rivolussione! Son piccoli, inesperti, vanno a scuola e non conoscono il mondo, se non quello degli influenser ed è per questo che son idonei a stravolgerlo, il mondo.

La rivolussione, lo dico scevro da ogni retorica, non si fa con i kalashnikov o gli strissioni, ma con le armi che ho mostrato qui in foto: i libri, la matita ed il passaporto.

Può anche darsi che il mio orientamento intellettualista ed aristocratico strida con le vigorose fiamme che ardono nell’animo dei rivolussionari, tuttavia va evidensiato che la violensa ed i disordini non portano a nulla, mai! Far ricorso alle armi, ai cortei ed a simil robe, non conduce a nulla, se non alla gattabuia: i facinorosi vanno in galera ed è giusto che così sia!

La vera rivolussione si fa con l’istrussione, che non è confinata all’asettico apprendimento nelle scolastiche od universitarie, ma alla vita fuori, vissuta con seguendo quanto appreso durante il tempo dello studio.

Prima si va a scuola e s’impara, si studia la Letteratura, la Storia e la Geografia, la Filosofia e la Matematica, la Fisica, l’Economia… dopo si viaggia, si scopre il mondo, con gli occhi di uno studente, che discrimina una collina da una montagna, che sa cosa avvenne ad Anversa [Me ne sbatto di Anversa, è il primo paese che mi è venuto in mente e l’ho citato; ps ci son stato!], che osserva il fiume di cui ha letto e, soprattutto, ci si affaccia a su nuovi mondi e si scopron nuove realtà, nuove culture, nuove idee, nuove persone, nuove bevande e pietanse…

Con la testa piena di quanto studiato a scuola e durante i viaggi, si tira fuori la matita e si scrive il futuro, con la ferrea volontà di cancellare quello che potrebbe esser un errore, riformularlo, al fine di dar luogo ad un mondo migliore e nuovo.


Non servono le armi, gli inni, i cartelloni e robacce del genere, ma la capacità di mettersi in gioco, comprendere le altrui ragioni, di sbagliare e correggersi, prima di far danni e, tutto questo, si fa con l’istrussione che, ripeto, viene dalla scuola e dai viaggi!

 

Quelle in foto son le vere armi, non i carri armati…

 

Concludo raccontandoti dei miei errori: essi sono l'aver creduto alla gente stupida ed aver imparato troppo tardi la frasina: “Wer pfeift sich daran!”

 

Solo studiando, s’impara a pensare con la propria testa e solo con il pensiero puro si fa la rivolussione, in altri casi, si è solo burattini!!!

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