venerdì 27 settembre 2019

Il tabù dell'Ex

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai passi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realissare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.

                                                       [Miguel de Cervantes, Don Chisciotte]


Cari Lettori,
torno a scrivere per narrarvi, ancora una volta, della stupidità e dell’ipocrisia degli adulti.

Stasera, mentre si conversava al bar, ho citato i nomi di due ragassi, che sono stati con un’amica e sono stato crocefisso.
Appena hanno sentito i due nomi, le persone che avevo accanto son diventate plumbee in volto prima, verdi dopo, rosse alla fine; se avessi proferito bestemmia o avessi letto il pin della loro carta di credito, sicuramente avrebbero avuto una reassione più temperata. Ho chiesto delucidassioni e sono stato severinamente ammonito. Non comprendo la ragione per la quale il nome dell’ex debba essere un tabù.
Tutti sappiamo che ognuno di noi ha avuto più compagni, e chi non li ha avuti si è accontentato della prima persona nella quale si è imbattuta -gran bella dimostrassione di amor proprio- Ad ogni modo, un certo essere umano, donna o uomo che sia, ha avuto più di un partner e ci è stato assieme per qualche tempo per poi risolvere l’unione in un allontanamento. Citare il nome della persona allontanata è, a quanto pare, un reato penale.
Differentemente da me, le persone credono nel tempo e quindi riconoscono l’esistensa di un passato, di un presente e di un futuro. Se il passato è stato vissuto, bene o male che sia, perché negarne l’esistensa ed aver timore di riesumarlo? Che male c’è nel dire il nome della ragassa con la quale sono stato o del ragasso che è stato con la ragassa ora fidansata con un altro ? Se due persone sono state assieme, lo hanno fatto di loro sponte, in caso opposto, non hanno avuto abbastansa fegato da chiudere la cosa, tuttavia quel che c’è stato c’è stato e non si può negare; così come un nome non può infliggere un colpo mortale o esser causa di severini rimproveri.
Se le persone hanno paura delle assioni commesse, evidentemente non erano convinte di farle e le hanno fatte poiché prive di intelligensa e coraggio, come gli adulti, ossia persone che non hanno idee proprie, ma vivono seguendo un ben preciso paradigma comportamentale. In questo caso, gli adulti hanno scelto di decapitarsi, vale a dire rinunciare ai loro pensieri, quindi non dovrebbero aver timore di palesare il loro passato, ossia l’insieme di assioni eseguite seguendo pedissequamente uno schema comportamentale. Se invece lo hanno fatto di loro sponte, ben venga: hanno fatto quel che all’epoca ritenevano giusto, poi hanno rivisto le loro scelte ed hanno cambiato diressione, che male c’è nel dirlo?
Un male c’è ed è anche evidente; a dire il vero ci sono tanti “mali” in questa cosa, il primo è il fatto che gli adulti sono dei sensa fegato, degli ipocriti e degli sciocchi, temono il loro stesso passato, come se qualcuno potesse condannare il loro legittimo operato, e anche se fosse chi ha il diritto di giudicarci, se non DIO e la magistratura, forse altri uomini con eguali scheletri nell’armadio? Bhe, non ho voglia di stressare il concetto, spero sia giunto il messaggio, anche questo caso dimostra la totale effimerità degli adulti. Quanto ai fidansati, ogni ragasso ed ogni ragassa ha il sacrosanto diritto di stare con chi vuole, quando vuole, per il tempo che vuole e soprattutto gode dell’inalienabile diritto di raccontare il suo passato, sensa paura, poiché nessuno è padrone dell’altrui vita e se davvero due persone si voglion bene, allora debbon esser felici di sapere che prima del loro arrivo il partner è stato bene con un’altra persona.
Concludo con una frase di Mowgli, adattata al mio caso:
“Più imparo cosa sia un adulto, più voglio restare bambino”
Care fidansate, cari fidansati, se davvero credete nell’amore, se davvero volete bene al vostro partner, non negategli il piacere di ricordare tempi andati ed abbiate sempre a mente, che siete la seconda scelta, fate si che non ce ne sia una tersa….




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